Una campagna di
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Casa degli Artisti, rinata poco prima della proclamazione dell’emergenza, chiede oggi aiuto alla collettività per poter continuarea scrivere la propria storia, al servizio degli artisti, della comunità, della città e dei suoi abitanti.
Casa degli Artisti è nata nel 1909 per volontà di due imprenditori milanesi, i Fratelli Bogani, e va vista come espressione di un atto di mecenatismo puro, capace di sostenere non solo le opere ma il lavoro stesso degli artisti. Un lascito enorme alla città e un invito a considerare l'arte non meno utile del cemento armato con cui è stata costruita.
Nata per iniziativa privata, la Casa ha contribuito per oltre un secolo alla vita culturale milanese, diventando infine un bene della città e a tutti gli effetti l'unica residenza per artisti pubblica in Italia.
Ad oggi la Casa è ancora questo: un bene comune che promuove l'arte come bene comune, come una tra le forze in gioco nella costruzione del legame sociale e della vita culturale di cui tutti abbiamo bisogno, ora più che mai.
La Casa oggi è ancora questo perché l'Amministrazione Pubblica ha fatto propria l'eredità più autentica dei Fratelli Bogani, ne ha rinnovato gli spazi mantenendo intatta la sua vocazione originaria, e scegliendo attraverso un bando pubblico un progetto di gestione capace di riattualizzarla.
La Casa è stata ripensata come luogo aperto a tutte le arti, in cui le artiste e gli artisti potessero sperimentare insieme a una dimensione personale, anche una dimensione corale del lavoro in vista della realizzazione di progetti transdisciplinari, sperimentali, inediti, da costruire a partire da quella dimensione fertile di confronto che la Casa, come luogo, può favorire.
La Casa è stata ripensata con lo sguardo che guarda fuori, alla città, alla società nella quale e per la quale gli artisti operano. L'arte a Milano ha una casa e questa casa è della città: l'arte e la Casa sono beni comuni solo se la comunità le sente come risorse preziose e le assume come elementi vitali. L'arte può nutrire la comunità se essa si raduna attorno ad essa, il loro unico rapporto possibile è di reciprocità: arte e comunità sono, l'una per l'altra.
La gestione della Casa è oggi affidata a un gruppo di lavoro composto da artisti, organizzatori culturali, formatori, architetti, galleristi. Undici professionisti, appartenenti a cinque associazioni - ZONA K (capofila), That’s Contemporary, Atelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e Centro Itard Lombardia, con Future Fond, come partner esterno - che si sono incontrati sulla base di una visione comune e con la volontà di intrecciare risorse, competenze e connessioni.
Insieme potremo continuare a tenere aperta Casa degli Artisti, uno spazio che è punto di riferimento non solo per la città di Milano, ma anche per tutti gli artisti nazionali e internazionali che accogliamo nei nostri Atelier e che producono e offrono arte e cultura a chiunque varchi la soglia della Casa.
Casa degli Artisti è rinata in un momento storico delicato e complicato, che ci ha portato a un'importante fermo delle nostre attività. Solo grazie al tuo contributo possiamo tenere viva la Casa e perseguire la nostra mission: tutelare l’arte come bene comune.
SOSTENERE Casa degli Artisti significa non solo continuare a offrire agli artisti un luogo in cui lavorare, ma donare alla cittadinanza tutta un luogo in cui l'arte è a disposizione di tutti in quanto bene pubblico, attraverso mostre, conferenze, talk e workshop, in un programma di eventi e incontri variegato e multidisciplinare.
I primi a decidere di donare sono proprio le artiste e gli artisti, che sino ad ora sono passati dalla Casa e hanno interagito con essa: Camilla Alberti, Sergio Breviario, Pietro Coletta, Michele Guido, Gianni Caravaggio, Chiara Longo Rebecca Moccia, Luca Pozzi, Eleonora Roaro e Filippo Romano hanno scelto di sostenere la Casa in prima persona, donando opere per supportare la campagna di crowdfunding e per lasciare un po’ di loro in ognuno di voi.
Purtroppo la realtà è che l’emergenza sanitaria ha stravolto i nostri progetti e le nostre attività che sono ferme da oltre un anno. Le nostre porte infatti sono serrate, salvo piccole interruzioni, da marzo 2020. Questo significa che un luogo per l'arte e la cultura, che favorisce la produzione artistica e tutela l’arte come bene comune, rischia di chiudere le sue porte.
Nonostante il quasi totale fermo delle nostre attività, continuiamo comunque a progettare,ideare, attività, progetti, eventi (online), grazie all’appoggio di tutti gli artisti con i quali stiamo cercando di proseguire e terminare i lavori.
Sappiamo poco del nostro futuro, ma è certo che non si può volere una città senza spazi per le arti e la cultura. L'anno che abbiamo vissuto ne ha mostrato in modo bruciante la necessità. Se non ci prendiamo cura di ciò che è comune, allora sì che saremo più soli anche quando potremo tornare a stare insieme.
Non sprechiamo ciò che è stato costruito, ciò che abbiamo. La Casa è parte di questo patrimonio, e non solo: la Casa è uno dei rari luoghi in cui questo patrimonio si potrà rigenerare.
Sostenere Casa degli Artisti è responsabilità di tutti, non solo ora che stiamo attraversando tempi durissimi, ma anche quando tutto questo sarà passato e potremo tornare ad essere più liberi di godere di ciò che nutre le nostre vite.
La Casa è stata restituita alla cittadinanza un anno fa, ha superato le guerre, potrà superare anche questo, se tutti lo vogliamo. Sono gocce d'acqua per tenere vivo un bellissimo giardino.
La Casa c'è ed è un dono che Milano ha ricevuto 110 anni fa. Ma questa grande donazione vale poco se non sapremo tutti insieme farci carico di ciò che abbiamo ricevuto in eredità: un'eredità unica, indivisa, di tutti.
ABBIAMO BISOGNO DEL SOSTEGNO DI TUTTI VOI.
Artisti, cittadini, frequentatori, sostenitori, amici. Ogni vostro contributo sarà prezioso e indispensabile.
Grazie a chi c'è sempre stato e a chi ci sarà. Grazie a coloro che vorranno sostenere Casa degli Artisti!
L’ARTE É UN BENE COMUNE. SOSTIENI CASA DEGLI ARTISTI.
Il gruppo di lavoro è composto da artisti, organizzatori culturali, formatori, architetti, galleristi, cittadini, con conoscenze puntuali del panorama culturale cittadino, italiano e internazionale. Undici professionisti, appartenenti a cinque associazioni, che si sono incontrati sulla base di una visione comune e con la volontà di intrecciare risorse, competenze e connessioni.
In seguito all’aggiudicazione del bando di gestione dell’immobile, indetto dal Municipio 1 del Comune di Milano, è stata costituita un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – comprendente le cinque realtà no-profit che hanno partecipato al bando: ZONA K, capofila,That’s Contemporary, Atelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e Centro Itard Lombardia, con Future Fond, come partner esterno.
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